Perché il tricolore a Samba

Siamo al punto di ritrovo di Samba: i tre gruppi dei nostri ragazzi progressivamente si formano e, al richiamo dell’insegnante, si parte. Tutti in campo!

I primi scambi di parole e poi tutti di corsa sotto il Tricolore, che ci attende.

I bambini formano un cerchio intorno alla nostra bandiera, che sale in alto, imponente e maestoso, mosso dal vento, mentre le note dell’inno nazionale inducono raccoglimento ed emozione, diffondendosi in mezzo al verde degli alberi nella piena luce della mattinata estiva.

A Samba, ogni giorno, le attività iniziano con l’inno di Mameli e l’alzabandiera: perché noi crediamo sia importante anche per i nostri ragazzi sentire che l’Italia non è solo quella che in maglia azzurra arriva prima agli Europei.

Questa bella musica è una sintesi artistica della nostra comune identità civile, che ha fatto diventare libera e grande la nostra Patria nel Risorgimento nazionale.

È importante che i nostri ragazzi sappiano che Goffredo Mameli (1827-1849) non ha fatto dono all’Italia solo del suo inno, ma anche della sua vita, a soli 21 anni: durante l’eroica difesa della seconda Repubblica Romana, combattendo sul Gianicolo di Roma, accanto a Giuseppe Garibaldi: ferito gravemente, spirò dopo quasi un mese di sofferenze, il 6 luglio del 1849, cantando – così racconta un testimone.

Riteniamo sia dovere di ogni educatore trasmettere ai propri allievi il valore collettivo del sacrificio di tutti coloro che, come Mameli, hanno donato se stessi per il pensiero d’amore che, nelle parole di Giuseppe Mazzini, fa di un popolo una Patria.

Un gioco per riscaldare il corpo e via, ora Samba può iniziare.

Buon lavoro, fanciulli e fanciulle!